Integrale

Le tappe del Sentiero Roma “integrale” 5-6 giorni:

Valchiavenna_ValCodera

TAPPA 1
Novate Mezzola/ Rifugio Brasca:

 

Da Novate Mezzola (200 m) si sale verso N ( Via del Castello) fino ad arrivare al piazzale sterrato in località Mezzolpiano, da cui inizia il sentiero per Codera.

Si percorre una scalinata fino a raggiungere Avedè, da qui la mulattiera perde quota, in corrispondenza di una galleria paramassi. Il sentiero prosegue in salita fino alla piazza di Codera (825 m , 2.00 h).

Da qui, camminando tra antiche baite, si raggiungono una serie di cartelli, tra cui quelli che indicano “Sentiero Roma”. Superati Saline e Stoppadura, si raggiunge località “Bresciadega” (1214 m 1.30 h). Proseguendo nella pineta, si raggiunge il ponte sul torrente Arnasca il quale ci porta ad un’ampia radura dove è situato il rifugio Brasca (1304 m 30 min.).

ValCodera_rifugioBrasca+valleArnasca

TAPPA 2
Rifugio Brasca/Rifugio Gianetti

 

Lasciato il rifugio Brasca il sentiero si addentra nell'alta Val Codera. Ben presto si incontra il cartello che indica la direzione da seguire per accedere al passo del Barbacan attraverso la Valle d'Averta.

Dopo un tratto ripido, a volte scalinato, si oltrapasssa il bosco fino a raggiungere le baite d'Averta (1957 m 1.50 h).

In alto, a chiudere la valle Averta, vi sono i pizzi dell’Oro e la cima del Barbacan, divisi dall’inconfondibile guglia della punta Milano, alla cui destra c'è il passo dell’Oro. Quest'ultimo viene attraversato da chi vuole raggiungere il rifugio Omio (Tappa 2b – variante Passo dell'Oro).

Il Passo del Barbacan è situato a sinistra della cima omonima. Il sentiero prosegue dapprima per pascoli d'alta quota, fino al bivio del Passo dell'Oro e poi prosegue per pietraia sconnessa fino a raggiungere il canalone che si ristringe progressivamente fino all'intaglio del Passo (2598 m 2h). Il passo è attrezzato con corde fisse nei punti più impervi.

Dal Passo del Barbacan (nord-ovest) si scorge una freccia bidirezionale che indica, anche in caso di poca visibilità, l'ingresso alla Val Porcellizzo.

La discesa è dapprima ripida ed impegnativa, bisogna prestar attenzione a non far cadere massi lungo il sentiero poiché alla fine del canalino si intercetta il sentiero “Risari” (tratta Omio/Gianetti) che è molto frequentato. Giunti al bivio per il Passo del Barbacan “sud-est” si svolta a sinistra in direzione “rifugio Gianetti”. Dopo qualche saliscendi si giunge al rifugio Gianetti (2534 m 1.30 h).

 

ValMasino_ValleDell'Oro_RifugioOmio

TAPPA 2B
Rifugio Brasca/Rifugio Omio

 

Lasciato il rifugio Brasca il sentiero si addentra nell'alta Val Codera. Ben presto si incontra il cartello che indica la direzione da seguire per accedere al passo del Barbacan attraverso la Valle d'Averta.

Dopo un tratto ripido, a volte scalinato, si oltrepassa il bosco fino a raggiungere le baite d'Averta (1957 m 1.50 h).

In alto, a chiudere la valle Averta, vi sono i pizzi dell’Oro e la cima del Barbacan, divisi dall’inconfondibile guglia della punta Milano, alla cui destra c'è il passo dell’Oro.

Seguendo la traccia che porta a destra, si risale il vallone detritico per imboccare il canale con massi instabili fino a raggiungere il Passo (2574 m 2.00 h). La discesa in Valle dell'Oro non presenta difficoltà, si scende per pendio erboso fino ad intercettare il “Sentiero Risari” (tratta Omio-Gianetti), da qui ci si dirige a destra fino a raggiungere il rifugio Omio (2100 m 1.00h).

 

Il giorno seguente, per raggiungere il rifugio Gianetti, si segue il Sentiero Risari (link a tappa 1 sentiero roma variante val masino)

 

ValMasino_ValPorcellizzo_RifugioGianetti

TAPPA 3
Rifugio Gianetti/Rifugio Allievi Bonacossa

 

Dal rifugio si attraversa la parte orientale della Val Porcellizzo fino ai Pizzi Gemelli, punto in cui il sentiero perde un po' di quota per aggirarli.

Da qui il sentiero riprende quota, alterna tratti erbosi a tratti di pietraie fino a farsi più ripido ed impervio in prossimità del passo del Camerozzo (2763 m 1.40h). La salita al passo è attrezzata.

Raggiunto il passo, il sentiero scende in Valle del Ferro. La discesa, nonostante sia attrezzata, è molto ripida e molto esposta ( chi soffre di vertigini può accusare questo tratto. Per questo motivo consigliamo di prendere in considerazione di affrontare il Sentiero Roma in senso opposto, cosi da risalire il Passo del Camerozzo nel punto più esposto). Giunti alla base della ripida parete, il sentiero svolta a sinistra per addentrarsi nella selvaggia Valle del Ferro. Al centro della vallata un cartello indica che a 50 m verso valle è situato il Bivacco “Molteni Valsecchi” (2560 m 1.10 h).

Si completa la traversata percorrendo una lunga placconata poco inclinata che permette di raggiungere la base del Passo Qualido (2674 m 50 min) la cui risalita avviene da un canale pieno di sfasciumi che non presenta grandi difficoltà.

Più ardua è la discesa dal versante opposto. La traccia del sentiero, dopo un traverso verso destra un po aereo, si abbassa lungo la ripida parete fino a raggiungere i pascoli della Val Qualido. I tratti più esposti sono attrezzati.

Attraversata la vallata, dapprima in quota poi in leggera discesa, si raggiunge l'imbocco di un canalino di sfasciumi che permette di risalire, tramite catene, lo stretto Passo dell'Averta (2540 m 1.00 h). La discesa in Val di Zocca avviene per una ripida cengia attrezzata fino a raggiungere un pianoro verdeggiante. Il sentiero aggira l'imponente Cima di Zocca , tratto attrezzato, e scende per tornanti per una decina di metri. Il tracciato risale verso nord, aggira uno scosceso avvallamento e scende fino a raggiungere il rifugio Allievi Bonacossa (2385 m 1.10h).

Valmasino_Rifugio_Ponti

TAPPA 4
Rifugio Allievi Bonacossa/ Rifugio Ponti

 

Dal rifugio si imbocca il sentiero che sale dopo il locale invernale. Dopo una prima salita su terreno reso irregolare dal susseguirsi di torrentelli, tratti erbosi, detriti e placconate, si raggiunge il Passo del Torrone (2518 m 1.15h)

La discesa in Val Torrone non è particolarmente difficile, ma richiede attenzione poiché il canale è ripido e stretto. I punti più impervi sono attrezzati.

Giunti in val torrone, il sentiero piega verso sinistra fino ad arrivare alla base dell'imponente Picco Luigi Amedeo, da qui il sentiero scende per aggirare una placconata insidiosa (in passato il tracciato prevedeva l'attraversamento della placca tramite attraversamento su pietraia; in questo punto purtroppo molte persone hanno perso la vita e dal 2006 si è deciso di deviare il tracciato). Si risale per ripido tratto erboso fino a raggiungere il bivio per il bivacco Manzi Pirotta (2538 m 1.30 h). Si risale il pendio verso sinistra, sempre più povero di vegetazione, fino a raggiungere l'ampia conca ai piedi del Pizzo Torrone orientale. Qui si attraversa verso sinistra un piccolo nevaio che (a seconda del periodo) richiede l'uso di ramponi e piccozza, fino a raggiungere la base del passo. Il Sentiero Roma prosegue sul fianco sinistro, per ripide roccette attrezzate con catene, fino a raggiungere la sella del Passo del Cameraccio (2950 m 1.30h).

Si abbandona il valico con una progressiva discesa su blocchi di granito e placconate fino a raggiungere quota 2700 m. Da qui inizia la grande traversata dell'intera vallata destreggiandosi fra enormi blocchi di granito.

Poco oltre il centro della vallata si raggiunge il Bivacco Kima (2700 m. 2.00 h) posto sull'antica morena alla base del Monte Pioda.

Il sentiero scende lungo il filo della morena laterale del ghiacciaio fino a raggiungere il bacino che viene attraversato a quota 2580 m.

Si sale per detriti fino a raggiungere lo zoccolo della Costiera Remoluzza/Arcanzo, dove un modesto nevaio richiede ( a seconda del periodo) l'uso di ramponi e piccozza. Terminato il nevaio, si risalgono le ripide roccette attrezzate fino a raggiungere la Bocchetta Roma (2898 m 1.30 h).

La discesa verso il rifugio è breve , ma da non sottovalutare poiché richiede destrezza e attenzione su grossi massi fino a raggiungere tratti più dolci ed erbosi che conducono al rifugio Cesare Ponti (2559 m 50 min.)

 

SentieroRoma_ValleAirale_RifugioBosio

TAPPA 5
Rifugio Ponti/Rifugio Bosio

 

Dal rifugio si attraversa la vallata in direzione est per oltrepassare la morena del ghiacciaio di Predarossa. Si scende per ripido sentiero fino al guado con il torrente Duino, da qui il sentiero risale un pendio morenico fino a raggiungere un grosso masso sul quale si trova l'indicazione per l'ex rifugio Desio. Da qui si attraversa il grande pianoro, occupato spesso da un grande nevaio (anche a stagione inoltrata). Giunti in corrispondenza della costiera rocciosa, il sentiero sale per ripide gande (a inizio stagione è presente un ripido nevaio che va oltrepassato con l'utilizzo di ramponi e piccozza) fino a raggiungere il tratto più saldo della parete, attrezzato con catene. Il sentiero risale per cengia rocciosa fino ad arrivare al Passo di Corna Rossa (2836 m 1.15 h). Sul versante della Valle Airale sorge l'ex rifugio Desio, ormai pericolante e non utilizzabile nemmeno come locale d'emergenza.

Dal passo si scende lungo la Val Airale attraverso grandi lastroni di roccia rossa ( attenzione a non seguire i segni che portano a sinistra verso il Lago Cassandra), fino a raggiungere la Val Torreggio, dove le pendenze si fanno più dolci fino a raggiungere un pianoro acquitrinoso , Pian della Pecora, da dove si raggiunge il ponticello in legno che consente l'accesso al rifugio Bosio Galli ( 2086 m 3.00 h)

 

TAPPA 6
Rifugio Bosio/ Torre S. Maria o Chiesa in Valmalenco

 

Dal rifugio inizia l'ultima parte del Sentiero Roma. E' possibile scendere a Torre S. Maria o Chiesa in Valmalenco.

Seguendo il sentiero che dal rifugio scende verso destra, si raggiunge l'alpe Palù, dalla quale inizia una grande traversata della Val Torreggio e che termina all'Alpe Piasci, dove si trova il rifugio Cometti (1720 m). Da qui si prosegue lungo la carrozzabile sterrata fino a raggiungere Torre S. Maria (795m 2.00 h).

Dal rifugio si segue il sentiero per l'Alpe Lago di Chiesa, lungo una lunga traversata della Val torreggio. Giunti all'Alpe Lago di Chiesa ( 1614 m) si procede seguendo la strada carrozzabile che scende fino ad intercettare la strada Chiesa/Primolo. Seguendo la strada si raggiunge Chiesa in Valmalenco (960 m 2.00h ).